martedì 24 febbraio 2009

Sicurezza notturna

I molti incidenti che coinvolgono ciclisti scoraggiano l'uso del pedale. Tuttavia molti non rispettano le pur minime misure di sicurezza obbilgatorie, come le luci, per non dire di altri dispositivi semplicissimi, economici e straordinariamente efficaci per essere visti. Un po' di cultura della sicurezza ridurrebbe gli incidenti e al contempo farebbe avvicinare più gente a questo mezzo di locomozione sostenibile.



Rivoluzione semplice e multimobilità: BUS+BICI



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La rivoluzione semplice si fa sfruttando al meglio quel che c’è. Il sistema più integrato è quello treno+bici, ma visto che lungo il Salinello non c’è la ferrovia proviamo a dare uno sguardo ad una “multi mobilità” meno diffusa ma semplicissima ed economica: bus+bici.

Le foto parlano dal sole…

In Liguria intanto esistono navette per cicloamatori.

In Romagna fanno anche di meglio...
E a Trieste sono operativi anche sulle linee urbane.
E persino Roma si da una mossa!
Non solo Nord: nel Salento il sistema integrato treno+bus+bici










venerdì 20 febbraio 2009

La rivoluzione semplice: un'esempio dal Vomano

Di recente l’amministrazione comunale di Pineto ha chiuso al traffico motorizzato una strada sterrata che risale il lungofiume fino al confine comunale, per una lunghezza di 4km.
Il Comune vuole così fermare l’incivile pratica di utilizzare queste zone poco frequentate come discariche abusive, fenomeno peraltro diffuso lungo quasi tutti i corsi fluviali.
In tal modo è stata creata una ciclabile de facto, che per essere meglio fruibile richiederebbe interventi iniziali minimi, come uno strato di ghiaia –per evitare il fango nei periodi piovosi- e segnaletica adeguata, oltre naturalmente alla rimozione dei rifiuti.
Inoltre questa strada è solo un piccolo tratto di uno sterrato che risale il corso del Vomano fino a Fontanelle, dove si attraversa un ponte per proseguire con un nuovo sterrato sulla sponda opposta fino a Castelnuovo. Si tratta quindi di una ciclabile potenziale di ben 20km, che interessa numerosi nuclei abitati e che si raccorda naturalmente al Corridoio Verde Adriatico del litorale, che attualmente collega la foce del Vomano a Pineto fino alla torre di Cerrano, e che presto raggiungerà Silvi e Roseto con il ponte sul Vomano già programmato dalla Provincia.
C’è da sperare che l’amministrazione di Pineto, tra le più attente e attive sul fronte della mobilità ciclabile, sappia cogliere quest’occasione nata casualmente da un problema di igiene ambientale.
Potrebbe essere un caso esemplare che farebbe scuola anche per le altre vallate fluviali, Salinello incluso: in alternativa a costosi progetti di ciclabili da realizzare da zero si potrebbero valorizzare percorsi sterrati esistenti, ed attrezzarli per stralci sia in estensione sia per livello di attrezzature. In tal caso si potrebbero realizzare importanti progetti con fondi minimi, per stralci anche annuali, senza la necessità di attendere anni perché vengano assegnati fondi dall’alto.

Link all’articolo su abruzzesistica